Il sole che scotta sulle spalle.
La luce accecante.
Le t-shirt pulite sulla pelle.
I capelli umidi al vento.
Il profumo di bucato.
I caffè caldi.
Le cene di pesce.
Le birre ghiacciate.
La pizza dal cartone.
La gioia quando la senti in gola.
Gli aperitivi fino alle 2 di notte.
I Mojito a stomaco vuoto.
I Moscow Mule dopo il vino.
Le gambe nude.
Le bottiglie di bianco.
L’acqua fresca con 35 gradi.
Le dormite in pullman.
Le dormite in aereo.
Gli abbracci.
Le sangrie.
I nuovi amici.
Quella mano.
Gli orizzonti.
I tramonti.
I concerti.
Guidare la notte.
Guidare cantando i Pixies.
Guidare cantando Save Tonight.
Quando dico che è stata un’estate di merda è solo forza dell’abitudine.
Ti saluto guardandoti negli occhi pronta per ricominciare, estate 2016.